Trattamenti

Cos'è un trattamento shiatsu e Come e Perché riceverlo

L’operatore shiatsu pratica pressioni e stiramenti (stretching) sui meridiani energetici del ricevente scegliendo di volta in volta quale area, quali meridiani e quale intensità utilizzare.
Come, dove e cosa fa l'operatore shiatsu è deciso durante un colloquio preliminare e anche con un ascolto palpatorio di determinate aree energetiche (valutazione energetica) da parte dell'operatore. Il colloquio è però un passaggio molto importante per l'operatore shiatsu che deve appunto considerare lo stato energetico (corpo-mente) del ricevente e decidere come adeguare di volta in volta il trattamento per stimolare e sostenere il processo di cambiamento (fisico e psichico) generale, ma è di fondamentale importanza per il ricevente che è invitato a recuperare e prendere coscienza dei fattori psichici/emozionali/esistenziali che lo hanno coinvolto e trasformato fino a quel momento, un passaggio significativo del processo di autoguarigione che passa attraverso la presa di coscienza o atto di consapevolezza.
In un secondo momento il ricevente è invitato ad accomodarsi sul futon o su un supporto deciso in precedenza (sedia, lettino, cuscino) e si affida alla manipolazione dell’operatore, sprimentando uno stato per lo più rilassante e piacevole.
Cambiamento dello stato energetico a seguito di un ciclo di trattamenti shiatsu eseguiti da un operatore shiatsu professionista significa di fatto alleggerimento di congestioni più o meno impegnative sia a livello psichico/emozionale (vivo meglio me stesso), sia a livello fisico (per esempio dolori e rigidità che si attenuano). Questo non significa risoluzione necessariamente nell'immediato di problematiche croniche patologiche, ma piuttosto un procedere verso una sensazione di “star meglio” e quindi partecipare a se stessi in modo più positivo e propositivo: la premessa sostanziale per acquistare, attraverso il sostegno dell'operatore, fiducia nel potenziale autocurativo della propria persona.
Può quindi rivelarsi interessante abbinare lo shiatsu a trattamenti medici per patologie di qualsiasi entità, a terapie psicologiche, oppure scegliere di farsi trattare per migliorare il proprio stato emotivo, o semplicemente per iniziare un cambiamento personale volto a stabilire un più proficuo e sereno rapporto con se stessi e con gli altri.
La manipolazione da parte di un operatore shiatsu professionista ha potenzialità interessanti per iniziare ad affrontare la propria storia, la propria interiorità e quindi il mondo circostante con più tranquillità e consapevolezza. Non esistono controindicazioni a ricevere trattamenti shiatsu soprattutto per chi si sottopone a trattamenti che seguono una metodologia di disostruzione progressiva dei meridiani a partire dai terminali (metodologia della scuola di shiatsu IRTE), come nel mio caso. Il ricevente che si rivolge al mio studio è messo nella condizione di vivere momento per momento, in modo graduale e liberatorio l'alleggerimento delle proprie congestioni energetiche ad un ritmo lento e costante.
Chiunque in base alla sua condizione energetica di partenza può sperimentare un progressivo aumento della vitalità e un miglioramento delle sue problematiche psico/fisiche seguendo uno o più cicli di trattamenti energetici shiatsu.

foto di operatore e ricevente

Lo studio

foto dello studio

Lostudio dell’operatore professionista è il luogo dove avviene questo particolare incontro tra operatore e ricevente/cliente.
E’ possibile che il colloquio si svolga seduti comodamente su un divano o una poltrona, o un cuscino a terra a gambe incrociate, magari anche sorseggiando un caffè o una tisana.
Il trattamento a contatto è invece praticato su un FUTON, a terra generalmente. E’ vero però che capita a volte di poterlo ricevere su un lettino, o addirittura in posizione seduta su una sedia o una poltrona o il letto di casa, o nel caso di bimbi molto piccoli in braccio.
Lo shiatsu è un’arte e come tale si presta per essere adattata a svariate necessità.
L’importante è che operatore shiatsu e ricevente diventino, anche se per un tempo ben limitato, un tutt’uno energetico e che il processo di contatto permetta di interagire attraverso livelli vibrazionali più o meno sottili per richiamare l'energia vitale a reagire positivamente per recuperare dinamicità e forza.